Eccomi qua, riappaio dopo un periodo sabbatico fatto di progetti, nuove idee, pianificazioni varie.
Ovviamente, la costante sono sempre loro, i mocciosi! Quelli non vanno mai in vacanza, non c'è pericolo! Vi delizio con una delle ultime..
Ho avuto una brillante idea, un'ideona geniale, veramente: vado a prendere all'asilo i miei due + i gemellini, ricordate?
Mi assicuro con la loro mamma che le maestre abbiano la delega per affidarmi i bimbi, e mi lancio senza paracadute in questa meravigliosa ed inebriante avventura.
Dopotutto sono bionda, non bisogna dimenticarlo, quindi affronto la vita con quella leggerezza che rende tutto molto...frizzante?
Carica come una molla arrivo a scuola. Salgo le scale di nascosto sperando che J. non mi veda dalla sua classe, e prendo prima i 3 grandi. Nell'aula del mio Grande non ci sono problemi, la maestra mi conosce e mi affibbia il gemello 1 senza problemi. Escono di classe cinguettando allegri, li faccio vestire e mi incammino a prendere l'altro gemellino, muovendomi a fatica tra la fiumana di genitori e bambini che affollano il corridoio. Mi raccomando con il mio di fare a modino, di aiutarmi, di vestirsi e raggiungermi e starmi vicino.
...
Entro nell'altra aula e il gemellino 2 mi salta al collo tipo scimmietta, si abbarbica e non si muove più. La maestra mi fa una domanda del tipo 'Lo prende lei?' e io già inacidita e sudata le rispondo 'Mah, mi sa proprio di si!' e poi le faccio presente che c'è la delega. Ho trovato l'unica maestra che segue le regole, quindi - giustamente - mi chiede un documento. Poco conta che l'altro gemello e il mio corrano dentro e fuori dalla classe chiamando l'Abbarbicato, lei il documento - giustamente - lo vuole vedere. E glielo do. Intanto, entro ed esco anche io dalla classe per monitorare gli altri due, che ovviamente si fanno i fatti loro. Il mio Grande corre su e giù come un matto, facendo improbabili scivolate, spogliandosi, correndo in bagno, saltando sulle panche, sentendosi irrimediabilmente un super eroe. E' felicione, è super felicione!
foto da web
La maestra che - giustamente - voleva vedere il documento, lo spulcia perplessa, vedendo che il mio indirizzo non è qui ma in un'altra città, addirittura in un'altra regione. Spazientita, le faccio presente che ho altri due bimbi che mi aspettano per non parlare del quarto al piano di sotto, e davanti alla sua espressione perplessa le assicuro che non sono discesa dal nord per rapire i bimbi e portarli oltrappennino. Faccio breccia, e mi lascia andare. Mi scrollo l'Abbarbicato di dosso, li vesto e rivesto, li metto in fila e li porto di sotto, dove li scongiuro di aspettarmi seduti su una panchettina mentre recupero il mio biondino, che ormai mi avrà data per dispersa. Infatti la sua prima frase è 'mi lassavi qua da solo???????? Uei ragasssi ci sono anch'io!!!'. L'uscita da scuola è degna di Mary Poppins, tutti bellini in fila e per mano. Arrivati alla mia scassatissima C3, l'ex Abbarbicato mi fa 'Che bello, una mercedes, è la tua macchina?'. Come potevo portargli via questa illusione? Li carico a bordo, li stipo in qualche modo sui sedili e ci avviamo a casa. Sembra fatta.
...
Già, SEMBRA. Il peggio ha da venì.
La prima mezzora è delirio: lavo 4 paia di mani, acqua ovunque, cambio i miei, pipì tutti quanti con una gara di piselli e una gara a chi mira meglio l'acqua. In tempo zero, il pavimento del soggiorno è ricoperto di lego, supereroi, e animali. Tutto, hanno tirato fuori tutto. Decido di non avventurarmi in soggiorno per il resto del pomeriggio. Merenda- time: gli ho comprato la pasta di pane, si preparano le focacce!!! Li piazzo attorno al tavolo della cucina, ciascuno con il suo grembiulino, il suo pezzo di pasta, la carta forno scocciata al tavolo, un cicinin di farina. I piccoli cuochi-per-mezzora si comportano bene. Mi allontano un nanosecondo e sento ridere e urlare.
foto da web
Sono tentata di non tornare, e invece... Torno. Trovo J. ricoperto di polvere bianca, la sua si deve essere misteriosamente e miracolosamente duplicata, e con una palla di pasta di pane nei capelli. Capelli che sono lunghi. Perché, perché non glieli tengo a spazzola????? Tant'è. Che faccio? Il piccolo uomo, felice della sua impresa, continua a spiaccicarsi la pasta nei capelli, orgoglioso e tronfio, emettendo versi gutturali. Gli altri ridono allegri. Perché non lo lavo subito?? Perché ne ho altri 3 da guardare, il forno è acceso e non mi fido a lasciarli soli in cucina, il tempo di infornare è arrivato e si sono spazientiti, vogliono concludere e mangiare. Quindi schiaccio lo schiacciabile dalle schifezze che hanno nei piatti, aggiungo sale e olio, li pulisco e li mando a giocare. A questo punto, agguanto il biondo, lo porto il bagno e mi accorgo con orrore che la pasta si è già parzialmente seccata. Provo a pettinarla, a lavarla, insomma, le provo tutte, e alla fine ricorro all'unica soluzione fenomenale: la forbice. Con un semplice ZAC, il problema pasta è risolto, ho fatto lo scalpo a mio figlio e mi sento molto sollevata. Lui per vendetta nel corso del pomeriggio me ne combina altre, ovviamente, sbrodolando succo di frutta in giro per casa e soprattutto sulle coperture dei divani nuove di tintoria, sputacchiando qua e là con somma gioia del suo pubblico di cinquenni, i quali a loro volta si sentono molto spiderman in erba e si arrampicano un po' ovunque. DE LI RI O!
foto da web
Vi risparmio lo strimpellare straziante dell'ex Abbarbicato al mio pianoforte, la testa di jeeg robot che finisce nel water mentre J. fa la cacca, gli altri due che litigano e poi fanno pace e poi rilitigano e rifanno pace.
Il citofono mi salva, arriva la mamma dei gemellini, che in realtà sono poi adorabili. Mezzora circa per convincerli ad andarsene, con le solite domande dell'ultimo secondo fatte sulla porta di casa con le giacche già indossate 'Mi fai vedere il mappamondo? Mi dici dove abitano tutti questi animali? Posso giocare con il veliero in camera tua?'. Vanno. Io resto. Andrei anch'io!
Oggi? Oggi sono a letto con un super raffreddore da urlo, il mio sistema immunitario ha deciso che questo è l'unico modo per farmi riposare.
A quando la prossima visita della delegazione di nani? Mah, vedremo, se non soccombo vi aggiorno!
Simo V.